Artrosi

È una patologia cronica e degenerativa che colpisce le articolazioni. L'artrosi può interessare ogni articolazione del corpo portando ai più comuni quadri di:

  • cervicoartosi (se colpisce la zona cervicale);
  • rizoartosi (se colpisce l'articolazione trapezio-metacarpale del pollice);
  • gonartosi(se colpisce il ginocchio);
  • spondiloartosi (se colpisce le vertebre);
  • coxartrosi (se colpisce l'anca)

Il sintomo principale è il dolore, nonché la perdita del normale movimento articolare. Nei casi più gravi può portare a deformità articolare. Non esiste alcun farmaco in grado di bloccare completamente la degenerazione articolare e l'obiettivo del trattamento diventa quindi preservare al meglio la funzionalità motoria e articolare e ridurre il dolore.

Cefalea tensiva e Cervicogenica (mal di testa)

Questi due tipi di mal di testa sono entrambi imputabili a strutture cranio-cervicali. In particolare, la cefalea tensiva è causata principalmente dalla componente muscolare mentre quella cervicogenica è maggiormente dovuta a disfunzioni nel movimento delle prime due vertebre cervicali (atlante ed epistrofeo). Spesso questi due tipi di cefalea coesistono.

In questi casi, il paziente riferisce un dolore che si diparte dal collo, dalle spalle o dalla base del cranio con localizzazione varia (area occipitale, temporale, oculare), che può interessare un solo emilato della testa( comunemente nella cefalea cervicogenica) o entrambi (di solito in quella mio-tensiva). Possono presentarsi anche sintomi associati come lacrimazione, disturbi visivi, disturbi dell'equilibrio ed alle volte anche nausea e vomito (nella cefalea cervicogenica).

La terapia manuale e l'esercizio terapeutico, possono essere di grande aiuto nella risoluzione dei sintomi, associando la correzione degli atteggiamenti posturali,dei movimenti e delle posizioni che possono contribuire alla comparsa del disturbo.

Cervicalgia e Cervicobrachialgia

Il termine cervicalgia indica la presenza di un dolore al rachide cervicale, mono o bi-laterale e che può estendersi fino alle spalle o causare cefalea. Può insorgere come "torcicollo acuto", dopo il mantenimento di posizioni prolungate o presentarsi in forma ricorrente e nei casi peggiori in forma cronica. Nel caso in cui il dolore si irradi anche all'arto superiore, si parla di cervicobrachialgia. In quest'ultimo caso, è importante valutare se il dolore sia dovuto alla presenza di ernie cervicali o altre condizioni che possano interessare le radici nervose; in tale condizione, il dolore seguirà un andamento specifico lungo l'arto superiore e potranno essere presenti anche ulteriori sintomi come il deficit di forza e disturbi della sensibilità (come diminuzione della sensibilità e/o formicolii).

Nella maggioranza dei casi tuttavia, la cervicalgia, con o senza irradiazione lungo il braccio, è causata da fattori articolari e/o mio-fasciali. Diventa quindi di fondamentale importanza, prima di tutto, prevenire questi episodi: l'attività fisica costante e degli esercizi specifici atti al rinforzo della muscolatura cervicale sono in grado di aiutare il soggetto nella gestione dei propri sintomi. Nel caso di tensioni mio-fasciali e contratture, sarà inoltre di particolare rilevanza agire tramite la terapia manuale. E' invece sconsigliata, anche in caso di dolore, l'immobilità, che non fa altro che perpetuare i sintomi e rende più difficile la guarigione.

Disfuzioni Cranio-Cervico-Mandibolari

Il disturbo dell'ATM (Articolazione Temporo-Mandibolare) può portare a svariati sintomi di cui i principali sono disfunzioni masticatorie, mal di testa, dolori, click e blocchi articolari.

La Fisioterapia dell'Articolazione Temporo-Mandibolare, aiuta a risolvere tali disfunzioni attraverso tecniche di terapia manuale ed esercizi specifici. Alternativa di pari efficacia alla terapia gnatologica tramite "Bite".

Dorsalgia

Il termine dorsalgia indica un dolore al dorso, ovvero quella zona della colonna vertebrale a cui sono collegate le costole e che è compresa tra la base del collo e la parte bassa della schiena. Può essere causato da molteplici condizioni come:

  • vizi posturali che portano a un'accentuazione della cifosi toracica (ipercifosi);
  • dorso piatto, cioè una riduzione della fisiologica cifosi toracica;
  • patologia di spalla sottostante;
  • problemi alla colonna cervicale o lombare;
  • problemi viscerali;
  • insufficienza o inefficienza della muscolatura scapolare e di quella tonica posturale;
  • contratture muscolari.

Epicondilite e Epitrocleite

Entrambe queste condizioni indicano la presenza di un dolore localizzato al gomito e che può estendersi lungo l'avambraccio e le dita, interessandone rispettivamente la parte dorsale (epicondilite) e palmare (epitrocleite).

Sono considerate due patologie da "sovraccarico", cioè dovute ad uso sproporzionato della muscolatura preposta al movimento di gomito, dita e polso. Si presentano quindi, in quei soggetti che svolgono mansioni manuali ripetitive (idraulici, muratori, operai, gelatai) e non necessariamente di forza (soggetti che utilizzano ripetutamente il mouse del computer) e nelle persone che praticano alcuni tipi di sport come il tennis ed il golf.

In questi casi, il trattamento riabilitativo agisce per ridurre il dolore e ricondizionare la muscolatura al movimento specifico. Potrà essere d'ulteriore aiuto anche l'utilizzo di tutori di scarico.

Fascite Plantare (e Speroni Calcaneari)

La fascite plantare è una patologia che interessa la "fascia plantare" del piede, ovvero una struttura aponeurotica che decorre dal calcagno ai metatarsi e che ha la funzione principale di sostegno dell'arco plantare. E' la causa più comune di tallonite e si manifesta come un dolore sotto al tallone che talvolta può interessare anche la pianta del piede. E' frequente tra gli sportivi, soprattutto in quelle discipline che prevedono la corsa su terreni duri, ma può presentarsi anche in soggetti il cui lavoro costringe a stare in piedi molte ore o che utilizzano scarpe con suola piatta e rigide (per esempio le scarpe anti-infortunistiche). I sintomi si presentano al mattino appena svegli, con i primi passi dopo essere stati seduti a lungo oppure a seguito di camminate o attività sportiva. Anche un cambio di calzature può far comparire improvvisamente i sintomi.

Lo sperone calcaneare può esserne una causa. Si tratta di un'esostosi ossea, ovvero una neo-formazione di osso in corrispondenza del calcagno. Spesso può rimanere asintomatico ma, se doloroso, rende invalidante la stazione eretta e la deambulazione.

Tecniche di terapia manuale e l'esercizio terapeutico, unitamente a un periodo iniziale di scarico e riposo, possono portare alla risoluzione del problema. Parallelamente, verranno valutate le calzature in uso e le attività che possono essere scatenanti per l'insorgenza dei sintomi.

Fratture

Il trattamento riabilitativo risulta indispensabile in caso di esiti di frattura, sia che essa sia stata trattata in maniera conservativa (tramite gesso o immobilizzazione), sia in maniera chirurgica (tramite osteosintesi, viti o cerchiaggio). Lo scopo del trattamento sarà la precoce mobilizzazione del segmento interessato ed il graduale ripristino della funzione motoria, al fine di garantire il miglior recupero possibile e prevenire la possibile rigidità post-immobilizzazione.

Lombalgia e Lombosciatalgia / Lombocruralgia

Il termine lombalgia indica la presenza di dolore al segmento lombare della colonna vertebrale, che può essere localizzato da un solo lato, bilateralmente ed arrivare fino alla/e natiche. Nel caso in cui il disturbo scenda lungo l'arto inferiore si parlerà rispettivamente di lombosciatalgia (la cosiddetta "sciatica", quando vengono interessate le radici nervose L5-S1 ed il dolore è postero -laterale) o lombocruralgia (quando sono interessate le radici L2-L4 ed il dolore è postero mediale).

Come nel caso della cervicobrachialgia, i disturbi irradiati possono essere causati da fenomeni compressivi a livello delle radici nervose (come un'ernia lombare) ma, nella maggior parte dei casi, il problema è attribuibile a cause muscolo-articolari.

Oltre a queste, esistono ulteriori molteplici cause che possono essere causali nella comparsa di lombalgia, con o senza irradiazione lungo l'arto inferiore. Per citarne solo alcune:

  • vizi posturali (come l'iperlordosi);
  • spondilolisi/ spondilolistesi;
  • stenosi lombare;
  • crolli vertebrali;
  • concomitanti problemi al rachide cervicale e/o dorsale;
  • concomitanti problemi all'anca, ginocchio o piede;
  • articolazione sacro-iliaca.

Nel caso di lombalgia, sarà di fondamentale importanza valutare la causa del mal di schiena ed agire di conseguenza tramite un trattamento riabilitativo completo che ponga la persona in grado di auto-gestire il proprio problema.

Lussazione

La lussazione è la perdita dei normali rapporti tra le superfici articolari di un'articolazione; può essere completa, se la perdita è totale, o incompleta (sublussazione) se la perdita è parziale. Potenzialmente, ogni articolazione può essere soggetta a lussazione ma la più frequente risulta essere quella di spalla (circa il 50%).

Solitamente, l'eziologia è traumatica per caduta diretta o per traumi indiretti che comportino un movimento abnorme al di fuori del normale range articolare. Sono particolarmente vulnerabili a lussazioni i soggetti che, per cause congenite o acquisite (per esempio nel post-gravidanza), soffrono di lassità legamentosa (una condizione per la quale i legamenti hanno una tensione minore del normale).

Le lussazioni recenti devono essere ridotte da personale medico e ciò può essere fatto manualmente (tramite manovre specifiche effettuate direttamente al pronto soccorso) o, nei casi più gravi, chirurgicamente tramite lo sblocco in narcosi. In entrambi i casi, successivamente sarà applicato un tutore di posizionamento per mantenere la riduzione raggiunta.

Il principale problema in esiti di lussazione, oltre alla perdita del movimento e la rigidità post- immobilizzazione, è che in molti casi tende a recidivare (il paziente spesso impara a riposizionare l'articolazione autonomamente), causando una notevole instabilità. Per questo motivo, è di fondamentale importanza iniziare un protocollo riabilitativo precoce volto al recupero dell'articolarità ma soprattutto della stabilità muscolare.

Neuropatie da Intrappolamento (Sindorme del Tunnel Carpale)

Sono patologie causate, solitamente, dalla compressione di un nervo periferico in particolari canali fra ossa e legamenti o all'interno di articolazioni. Le più comuni sono:

  • sindrome del tunnel carpale, a livello del polso;
  • sindrome del canale di Guyon, a livello del polso;
  • sindrome del tunnel cubitale, a livello del gomito;
  • sindrome del tunnel tarsale, a livello della caviglia;
  • sindrome dello stretto toracico, a livello di uno spazio delimitato da clavicola, prima costola e muscoli scaleni, succlavio e piccolo pettorale;

In tali condizioni, il paziente avverte dolore e disturbi sensitivi (quali formicolio e intorpidimento) e nei casi più avanzati perdita di forza nel territorio di distribuzione del nervo interessato (dita e mano o piede).

Il trattamento riabilitativo, da effettuarsi precocemente, ha come obiettivi il recupero della funzione menomata e la riduzione dei disturbi associati. Nei casi più gravi è invece necessario procedere all'intervento chirurgico di liberazione del nervo a cui seguirà un periodo di riabilitazione per il totale recupero della componente motoria e sensitiva.

conflitto sotto-acromiale o tendinite cuffia dei rotatori

Patologie della Spalla

Il dolore alla spalla, è una condizione estremamente diffusa tra la popolazione. Può interessare persone di ogni età e colpisce sopratutto quei soggetti che, per motivi lavorativi e/o sportivi, effettuano movimenti ripetitivi con l'arto superiore, in particolare al di sopra della testa.

Il dolore può avere diverse localizzazioni e si presenta con maggior frequenza anteriormente alla spalla scendendo anche lungo il braccio. Il paziente, oltre al dolore, presenta anche una perdita del normale movimento della spalla, con una notevole difficoltà nell'esecuzione dei gesti della normale vita quotidiana (allacciarsi il reggiseno, vestirsi, prendere un oggetto su una mensola alta). Esistono molteplici cause da attribuire al problema ma tutte riconducono ad un deficit di movimento scapolo-omerale e a un'alterazione della normale bio-meccanica articolare.

Per questo motivo, è di fondamentale importanza intraprendere un periodo di riabilitazione volto alla letterale "rieducazione" del movimento perso e al rinforzo della muscolatura stabilizzatrice del complesso della spalla.

Patologie dell'Anca e Coxalgia

Il termine coxalgia indica la presenza di dolore all'anca, che può irradiarsi lungo la parte antero-mediale della coscia fino al ginocchio, in sede inguinale, glutea e lombare. Esistono molteplici cause di dolore all'anca, di cui le più comuni risultano essere:

  • artrosi dell'anca (coxartrosi);
  • conflitto femoro-acetabolare (FAI);
  • dolori di origine mio-fasciale;
  • borsite trocanterica;
  • patologie reumatiche;
  • esiti di protesi;

La patologia a carico dell'anca, rende difficoltose le attività come il camminare, correre e fare le scale. Spesso il soggetto presenta zoppia per l'impossibilità di dare peso sull'arto inferiore.

Il trattamento riabilitativo, in questi casi, ha l'obiettivo di recuperare la funzionalità dell'anca ed eliminare il dolore: si effettuano diverse tecniche di terapia manuale e mobilizzazione articolare per recuperare il corretto movimento articolare e, tramite l'esercizio terapeutico, si migliora il reclutamento muscolare, il controllo motorio e la capacità di equilibrio.

Patologie del Ginocchio e Gonalgia

"Gonalgia", è il termine generico con cui si indica la presenza di dolore al ginocchio. In caso di patologia del ginocchio, oltre al dolore, il soggetto può presentare gonfiore, scrosci articolari, blocco articolare con impossibilità all'estensione completa, difficoltà nei movimenti, sensazione di instabilità, difficoltà al carico e alla deambulazione. Le cause possono essere molteplici, sia di natura degenerativa che traumatica, tra le più frequenti:

  • artrosi (gonartrosi);
  • presenza di deformità articolari (valgismo/varismo);
  • sindrome femoro-rotulea;
  • traumi distorsivi con interessamento dei legamenti crociati e/o collaterali e dei menischi;
  • meniscopatie;
  • fratture/lussazioni di rotula;
  • tendinopatie e dolori di origine mio-fasciale (tendine rotuleo, zampa d'oca, bandelletta ileo- tibiale).

Gli obiettivi del trattamento riabilitativo in caso di patologia del ginocchio saranno, primariamente, la riduzione del dolore, del gonfiore e/o del blocco meccanico (se presente); una volta ridotta la sintomatologia algica, si procederà alla rieducazione al movimento e al carico tramite l'esercizio terapeutico.

Patologie della Caviglia

Come tutte le articolazioni, anche la caviglia può andare incontro a patologie di tipo degenerativo o traumatico:

  • artrosi;
  • tendinopatie (come quella al tendine d'Achille);
  • conflitto tibio-astragalico ("impingment");
  • distorsioni con interessamento legamentoso;
  • fratture e lussazioni (più rare);
  • dolori conseguenti a varismo o valgismo di caviglia, piede cavo o piede piatto;

In base alla causa del problema, sarà di primaria importanza valutare i deficit che ne derivano (dolore, perdita del movimento, instabilità, difficoltà al carico). La caviglia è un'articolazione complessa, che collabora in maniera sinergica con l'intero arto inferiore per garantire la stazione eretta; il trattamento riabilitativo perciò, sarà basato sulla rieducazione della funzione della caviglia all'interno del gesto motorio complesso che permette al soggetto di stare in piedi, camminare e correre.

Patologie Neurologiche

Per patologia neurologica si intende una malattia che interessa il Sistema Nervoso, sia Centrale che Periferico. Le cause sono numerose e possono essere sia congenite, come nel caso della Paralisi Cerebrale Infantile o acquisite se compaiono in età adulta, come nel caso del m. di Parkinson, l’ictus cerebrale o cerebellare o traumi che comportano lesioni del midollo spinale. A seconda della patologia i sintomi saranno diversi ma, generalmente, la sintomatologia neurologica comprende:

  • difficoltà nel movimento e/o paresi;
  • disturbi della sensibilità come formicolio o diminuzione / perdita della sensibilità;
  • disturbi dell’equilibrio;
  • tremore;
  • alterazione nella coordinazione dei movimenti;
  • deficit nelle funzioni cognitive superiori come la memoria e l’attenzione;
  • difficoltà nel linguaggio.

La riabilitazione neurologica, è volta al recupero di funzionalità perse a causa del danno creato al Sistema Nervoso, al fine di recuperare un’autonomia parziale o totale nelle attività della vita quotidiana. In caso di deficit di movimento importanti, sarà inoltre di fondamentale importanza la valutazione sull’eventuale uso di ausili come deambulatori o carrozzine e l’abbattimento delle barriere architettoniche al domicilio del soggetto.

Patologie Reumatiche

Le patologie reumatiche sono malattie che colpiscono soprattutto le articolazioni, le ossa e i muscoli ma alle volte possono interessare anche gli organi interni portando a della complicanze serie. Possono essere:

  • degenerative, come l’artrosi, la più diffusa;
  • infiammatorie, come le varie forme di artriti (per esempio l’artrite reumatoide);
  • dismetaboliche, come la gotta;

Un carattere che accomuna alcune patologie reumatiche è il fatto di essere auto-immuni: il corpo inizia a produrre anti-corpi verso se stesso portando ad uno stato infiammatorio costante che, a lungo andare, può condurre a vera e propria disabilità.

In questi casi, è di primaria importanza una diagnosi precoce, in modo da iniziare il trattamento farmacologico il prima possibile. La riabilitazione, affianca la terapia farmacologica ed ha l’obiettivo di far acquisire i comportamenti necessari per ottimizzare la funzione fisica.

Protesi

Le protesi possono essere suddivise in due grandi categorie:

  • endo-protesi (protesi interne): sono dispositivi ortopedici atti a sostituire una parte o tutta l'articolazione al fine di recuperarne la funzionalità; gli interventi più comuni sono quelli di protesizzazione di anca o ginocchio, solitamente per casi di artrosi importanti. La riabilitazione post-intervento è una fase molto importante e delicata i cui obiettivi saranno il recupero articolare e la rieducazione alle attività funzionali anche tramite una serie di esercizi da eseguire con costanza autonomamente al proprio domicilio.
  • eso-protesi (protesi esterne): sono dispositivi ortopedici atti a sostituire, interamente o in parte, un arto amputato. Negli ultimi anni, il mondo delle protesi esterne ha subito una rapida evoluzione, permettendo, una vera e propria integrazione del dispositivo alla funzionalità corporea. Il ruolo della riabilitazione in questi casi, è cruciale; a seguito di un'amputazione infatti, il corpo non perde soltanto la componente motoria ma viene deprivato anche di una parte del corpo deputata alla percezione della sensibilità e della propriocezione. Sarà di primaria importanza integrare l'utilizzo della protesi in un nuovo schema cognitivo e motorio, al fine di poter utilizzare al meglio le capacità residue e poter riprendere la miglior funzionalità possibile.

Tendinopatie

Il termine tendinopatia indica l'insieme di condizioni dolorose che possono affliggere un tendine, per lo più dovute a sovraccarico dello stesso.

Le più comuni sono quelle dei tendini d'Achille, rotuleo, la pubalgia, l'epicondilite e quella riguardante alcuni muscoli della spalla.

Sono particolarmente frequenti negli sportivi, data la ripetitività di un determinato gesto motorio, ma compaiono in gran numero anche in quei soggetti che, per motivi lavorativi o di altra natura, compiono lo stesso movimento frequentemente.

Il sintomo principale è il dolore, che si manifesta inizialmente durante il movimento e l'attività; in fase più avanzata può comparire anche a riposo rendendo difficoltose se non impossibili le attività sportive ma anche,semplicemente, i gesti della vita quotidiana.

La terapia manuale e l'esercizio terapeutico risultano di fondamentale importanza per rieducare il tendine interessato al carico e allo sforzo ed in questo modo far scomparire la sintomatologia algica e recuperare la funzione.

Traumatismi

In questo campo rientrano tutte le lesioni procurate tramite un trauma, diretto o indiretto come gli strappi o gli stiramenti muscolari, le distorsioni, le lussazioni o i traumatismi post incidente.

Sovente questi eventi si verificano durante lo sport ma capitano spesso anche durante la vita di tutti i giorni, per esempio in seguito a una caduta.

In caso di trauma, sarà di primaria importanza valutare l'entità del danno da parte del medico al Pronto Soccorso a cui, successivamente, potrà seguire un intervento chirurgico o un periodo di immobilizzazione.

In seguito la fisioterapia sarà fondamentale per il completo recupero articolare, muscolare e funzionale.